Bloom pelagiaProbabilmente ad ognuno di noi è capitato almeno una volta di trovarsi in un mare di meduse, o di vederne un gran numero spiaggiate sul bagnasciuga.

I bloom di meduse, ovvero l’incremento improvviso ed incontrollato del numero di individui, sono fenomeni ampiamente studiati dalla comunità scientifica.

Tra le ipotesi sulle cause del verificarsi di questi eventi, i cambiamenti climatici insieme alle alterazioni delle caratteristiche fisico-chimiche della colonna d’acqua e la sovrapesca, che eliminando i competitori naturali delle meduse, rende loro la vita molto più semplice.

Intuibili sono le conseguenze di tali eventi su turismo e pesca. Il primo ne risente nell’immediato, chiunque fuggirebbe di fronte ad estese aggregazioni di meduse; la seconda vede ridotta la capacità di cattura delle reti perché intasate da questi animali.

A scala più ampia, sono ipotizzabili anche conseguenze a livello ecosistemico: la persistenza di sciami di meduse potrebbe indurre al cambiamento delle comunità locali per via della pesante influenza sulle relazioni trofiche.

JellyWatch ProgramDal 2008 è in atto il progetto JellyWatch Program che intende monitorare la presenza delle diverse specie di meduse nel Mediterraneo e la diffusione dei bloom con il supporto dei cittadini.

Chiunque si trovi in presenza di questi fenomeni può inviare una segnalazione e qualche foto a MeteoMeduse partecipando alla raccolta dati promossa dalla CIEM (Commissione Internazionale per l’Esplorazione Scientifica del mar Mediterraneo) e dall’Università del Salento – CoNISMa.

Per i più tecnologici, è stata sviluppata addirittura un’applicazione, che consente di verificare la presenza di meduse direttamente dal proprio smartphone, oppure segnalarne la presenza agli altri utenti. Comodo, no?