Non è così comune curiosare tra le rocce ed incontrare non uno, ma due splendidi esemplari di Magnosa di circa 40 cm.
Accade qui, esplorando i meravigliosi fondali dell’Isola di Panarea.
La Magnosa (Scyllarides latus) è uno dei più grandi crostacei del Mediterraneo, può arrivare alla lunghezza di 45 cm e fino a 2 kg di peso. Il carapace massiccio, è ricoperto di granulazioni con base pelosa e le antenne sono tipicamente appiattite e trasformate in palette. Inconfondibile anche per la colorazione: dal bruno al rosso ruggine sul dorso, giallo intenso sul ventre. Le antenne presentano il margine bordato di viola.
Le abitudini notturne di questo crostaceo lo rendono poco visibile durante il giorno, quando resta nascosto in anfratti rocciosi o tra la Posidonia, ma una brava guida subacquea riesce a scovarlo e mostrarlo senza provocare alcun disturbo durante l’immersione.
Guardare, ma non toccare! La Magnosa è una delle specie che richiedono misure rigorose di protezione poiché inclusa negli allegati di diverse convenzioni e direttive che ne proibiscono la cattura o ne regolamentano il prelievo (Convenzione di Berna – Annesso 3, Protocollo ASPIM, Convenzione di Barcellona Protocollo SPA/BIO – Annesso III, Direttiva HABITAT 42/93 – Annesso 5).
La minaccia principale è rappresentata dalla sovrapesca. Questa specie ha infatti un elevato valore commerciale e subisce una pesca incontrollata non solo attraverso reti a strascico o tremagli, ma anche da parte di pescatori sportivi poco sensibili. La raccolta degli individui più grandi, generalmente femmine, ha fatto diminuire la capacità riproduttiva di questa specie, le cui popolazioni si trovano in una condizione fortemente compromessa.
Purtroppo, gli studi a disposizione sono pochi e puntiformi, essendo la specie criptica e ormai piuttosto rara.
Per continuare ad avere la possibilità di ammirarla sott’acqua, nel suo ambiente naturale, e far si si che sia un piacevole incontro nelle nostre immersioni a Panarea, è necessario ricordare che ogni nostro gesto ha un impatto sul mondo che ci circonda.
Sensibilizziamo chi pesca, commercia e propone sui nostri piatti animali in pericolo.